Progetto Senza Titolo (4)

IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA DIFESA INCONTRA LE APCSM

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Il CHOD apre il confronto con tutte le Associazioni sindacali iscritte all’albo del dicastero Difesa

Si è tenuto ieri, 13 marzo u.s., presso il Centro Alti Studi della Difesa (CASD), un incontro tra il Gen. Luciano PORTOLANO (Capo di SMD) e le Associazioni sindacali regolarmente iscritte all’albo ministeriale.

Presenti per AMUS il Segretario Generale “Guido BOTTACCHIARI”, accompagnato dal Presidente del Comitato Direttivo Nazionale “Donato URSO”.

Molti i temi trattati, seppure purtroppo nel poco tempo a disposizione, visto il gran numero di convenuti al tavolo proprio per l’apertura a tutte le Sigle del dicastero (anche quelle non rappresentative) che il CHOD ha voluto comunque ascoltare in questa fase preliminare.

AMUS, insieme alle principali Sigle nazionali firmatarie del recente contratto 22/24, aveva già a suo tempo sottoposto al vaglio del citato vertice militare, tutta una serie di argomenti, brevemente sintetizzati nella seguente missiva (clicca sul link per leggerla).

Abbiamo registrato apertura del Gen. PORTOLANO che, nella sua iniziale prolusione, ha fatto un veloce ma puntuale excursus relativo al quadro geo-politico internazionale, con riferimento ai conflitti in atto e alla necessità di dare risposte concrete alle sfide del breve e medio termine, per poi virare su argomenti prettamente inerenti alle relazioni sindacali.

Tra gli argomenti trattati dobbiamo necessariamente menzionare l’obbligo di rivedere lo Strumento militare nel suo complesso, adeguando gli organici e le policy di reclutamento a standard sempre più elevati, nell’ottica di riuscire a fornire output, nell’ambito della Mission affidata alle Forze armate, che tengano sempre più conto della cd. “Specificità militare” e delle fondamentali necessità degli uomini e delle donne in uniforme, che sono “il sistema d’arma per eccellenza”.

BOTTACCHIARI ha tenuto a precisare che questi non dovranno essere solo “buoni auspici”, ma sempre più “verosimili azioni” che, sia il vertice militare ma soprattutto la Politica ed il Governo nel loro complesso, avranno l’obbligo di portare a compimento.

Occorre, in tale quadro, dare alimentazione ed attuazione, senza ulteriori ritardi, alla Previdenza Dedicata e alla Complementare (come più volte da noi ritenute “due lati della stessa medaglia” – clicca sul link e ascolta intervista A TU PER TU CON ILSEGRETARIO GENERALE), prevedere, nel processo di revisione dello Strumento militare, adeguati e nuovi modelli di progressione di carriera (sempre più aperta e che superi gli attuali contenitori stagni dei ruoli); passando, poi, alla necessità di porre un freno all’attuale “sovra normazione” delle APCSM e delle relazioni sindacali, per cui materie e tematiche di natura prevalentemente pattizia (attuabili per il tramite di “Accordi quadro” o “norme contrattuali” in Funzione Pubblica), debbono oggi, invece, passare preventivamente al vaglio del Parlamento, per il tramite di leggi o provvedimenti delegati (eg. Decreti Legislativi, Decreti Legge o Regolamenti secondari).

Quest’ultimo aspetto contribuisce a paralizzare l’azione dei Sindacati Militari e a sterilizzare il valore aggiunto che le APCSM potrebbero portare al decisore, sia politico che militare, tenuto conto che molti dei regolamenti di settore sono stati adottati senza un preventivo confronto con le Associazioni sindacali. Ciò, alimentando il malcontento complessivo, la disaffezione e la diffidenza del personale nei confronti delle APCSM, oltre ad “avvelenare” il clima generale e a stimolare continui scontri tra l’A.D. e le stesse Associazioni, con un continuo ricorso in sede giudiziaria per dirimere le più disparate questioni che facilmente, invece, potrebbero trovare risoluzione in altra sede, attraverso un sano e dialettico confronto.

Abbiamo bisogno quindi che la Politica faccia la sua parte e ripensi questa sua, riteniamo erronea, decisione.

Le risposte concrete che verranno date su questo ai rappresentanti della base sociale delle Forze armate italiane (oggi sempre più grandi e rappresentative), daranno il senso del rispetto dei principi di democraticità, ma anche di un giusto e reale confronto tra diverse visioni; oltre che della voglia “vera” di rispondere alle istanze dei militari.

Ringraziando con profonda stima e apprezzamento il Gen. PORTOLANO e l’Ufficio Relazioni Sindacali di SMD per il loro lavoro, vogliamo ricordare che siamo qui per migliorare, con diligenza, tenacia e buon senso, le condizioni lavorative e di vita di TUTTO IL PERSONALE CON LE STELLETTE; facendoci portavoce dell’interesse collettivo, a guadagno sia dell’A.D. che degli uomini e donne in uniforme.

 

Continuate a seguirci e a darci forza!

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#13marzo2025

 

 

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