Aperto quest’oggi, 24 luglio 2025, il tavolo di contrattazione per la dirigenza del comparto Difesa e Sicurezza "per il triennio 2021-2023" presso Palazzo Vidoni, sede del Ministero della Pubblica Amministrazione, alla presenza dei Ministri Zangrillo, Piantedosi, Nordio, Crosetto e Giorgetti.
In un clima di confronto serio ed equilibrato, e ancor più di condivisione degli obiettivi e di reciproco riconoscimento in ordine alla qualità del lavoro finora svolto, tanto dalla parte pubblica, quanto dalle parti sociali, i Ministri hanno inteso unanimemente ringraziare i sindacati e le APCSM per la loro presenza su un tavolo che ha oggettivamente valenza storica. Nel riconoscere come il momento storico sia caratterizzato da forte instabilità e nuove sfide nello scenario internazionale, il Ministro della Difesa ha sottolineato come sia possibile, in prospettiva e proprio in vista della necessità di affrontare adeguatamente le nuove esigenze della sicurezza nazionale ed internazionale, giungere alla piena equiordinazione con la totalità della dirigenza pubblica, superando istituti e meccanismi retributivi obsoleti e/o non più funzionali.
Ad egli si è associato il Ministro Giorgetti, che ha esplicitamente attestato (rimarcando di essere al tavolo non solo come responsabile delle risorse finanziarie e del bilancio statali, ma anche come Vertice politico nei confronti del Corpo della Guardia di Finanza) come debba essere valorizzata, anche economicamente, la specificità della professione militare e degli operatori della sicurezza pubblica.
Nel suo intervento, il Segretario Generale di AMUS, Guido Bottacchiari, che ha partecipato unitamente al membro del CDN Paolo Pappalepore, ha in primo luogo dato atto al Governo di avere per la prima volta (quanto meno negli ultimi 25 anni) allocato le risorse economiche prima ancora dell’apertura dei tavoli, addirittura per tre trienni. Risulta tuttavia opportuno aggiungere al plauso l’annotazione circa la quantità delle risorse allocate, sicuramente in questo momento non sufficienti, in particolar modo alla luce della progressiva erosione del potere d’acquisto verificatasi negli ultimi vent’anni a seguito di tassi inflattivi assai elevati. Dovrà dunque impostarsi una valutazione di ampio respiro in ordine alle risorse che potrebbero essere stanziate per il personale a seguito dell’innalzamento della percentuale del PIL da destinare alle Forze armate. Il dott. Bottacchiari ha ancora una volta auspicato la riconduzione ad equilibrio pieno nella ripartizione dei fondi all’interno del Comparto, affinché il personale dirigente delle Forze armate non subisca alcuna penalizzazione economica rispetto ai pari grado/funzione delle Forze di polizia. A questo proposito, il Segretario Generale ha richiamato un termine che più volte è risuonato in passato nelle aule della contrattazione e, prima ancora, della concertazione: solidarietà, al fine di garantire risorse a chi ha meno per giungere a vera, sostanziale equiordinazione.
Il dott. Bottacchiari ha poi ribadito con forza che l’alimentazione del tavolo non può derivare dai fondi tratti dalle misure previste dall’articolo 24 della legge n. 448/1988, poiché quella norma è preordinata all’adeguamento del trattamento economico fisso e continuativo, non già a finanziare il contratto che, per espressa previsione normativa, concerne esclusivamente il trattamento accessorio; dunque, al di là dell’incontrovertibile dato normativo, si giungerebbe all’effetto perverso per il quale l’operatività del dirigente (retribuita proprio attraverso il trattamento accessorio) rimarrebbe inevitabilmente penalizzata. Ancora, il Gen. Bottacchiari ha posto l’accento sulla assoluta necessità di rivedere le materie oggetto di contrattazione per i dirigenti, assai più esigue di quelle assicurate per il personale contrattualizzato (fino al grado di Capitano): mancano infatti aspetti fondamentali quali la contrattazione di secondo livello, la disciplina e l’articolazione dell’orario di lavoro, la previdenza dedicata.
Il SG di AMUS ha quindi concluso affermando che aspetta di trovare risposte concrete a tali istanze proprio in questo tavolo, che è il luogo deputato alla composizione di tali criticità, fermo restando che un consesso di questo livello dovrà non limitarsi a questo, ma giungere ad affrontare anche questioni più ampie quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, il c.d. “terzo pilastro” della retribuzione, ossia il trattamento economico collegato ai risultati e alla loro, non sempre semplice, misurazione.
L’intervento del SG di AMUS è stato accolto con estremo favore dalla generalità delle organizzazioni sindacali e delle APCSM presenti. In particolare, il segretario generale del SIULP (primo sindacato della Polizia di Stato) ha proposto la creazione di un tavolo informale per la trattazione delle problematiche comuni maggiormente rilevanti.
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