Soddisfazione per i passi in avanti da parte dell’Ispettorato Generale della Sanità Militare (IGESAN) che fa ben sperare, ma che non risolve ancora tutte le criticità già evidenziate in precedenza
L’intervento della Rete Sindacale Militare – di cui AMUS è parte integrante – dello scorso 12 giugno, in merito all’ipotesi di una chiusura delle Commissioni Medico Ospedaliere (C.M.O.), con successivo passaggio all’INPS delle pratiche medico legali riguardanti il personale in divisa, ha portato buoni esiti, anche se non risolve definitivamente il problema.
Infatti, la circolare del 3 luglio emanata dall’Ispettorato Generale della Sanità Militare, stabilisce che le citate C.M.O., attualmente congestionate dall’oggettiva carenza organica di Ufficiali medici, vengano supportate da personale sanitario degli E/D/R di riferimento, nel trattamento delle pratiche medico-legali per un periodo transitorio limitato, ovvero fino al 31 dicembre 2024.
Tuttavia, il problema rimane, in quanto si tratta di una soluzione provvisoria che lascia ancora scoperte le Commissioni che si occupano della trattazione delle cause di servizio e delle pensioni privilegiate ordinarie, la cui mole di lavoro risulta attualmente notevolmente aumentata.
A questo punto si auspica un intervento autorevole da parte del Ministro della Difesa, on. Guido CROSETTO, prevedendo altresì uno studio approfondito per la definitiva risoluzione del problema, ovvero potenziando gli organici degli Ufficiali Medici, in modo da tutelare e fornire maggiore efficienza a vantaggio dell’intero Comparto Difesa ed in linea con i criteri della specificità militare, già previsti dal Legislatore.
Questo vuol dire per noi fare Sindacato, ovvero ricercare soluzioni lì dove sembra quasi impossibile farlo, a vantaggio di tutti, uomini e donne in uniforme e, di conseguenza, delle nostre Forze Armate.
Avanti tutta AMUS – Aeronautica!
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