Il giorno tanto atteso è finalmente arrivato nella giornata di ieri, 4 luglio, dove abbiamo appreso, con enorme piacere, la significativa volontà del Capo di SMA a voler istituire stabilmente dei tavoli di confronto sui problemi e di diffusione della cultura sindacale a tutti i livelli (dagli Enti di Vertice e Centrali, agli Enti periferici di Forza armata).
C’è voluto un pò di tempo ma, almeno per il momento, “l’attesa è valsa l’impresa!”.
Sono state molto forti e stimolanti le parole del Gen. S.A. Luca GORETTI, il quale ha chiaramente dimostrato (insieme a tutto lo staff ivi convenuto) che il mondo militare è ormai cambiato e che le realtà sindacali sono, volenti o nolenti, parte integrante e necessaria di tutta l’intera nostra Organizzazione.
Si è parlato, quindi, della necessità di favorire l’iscrizione ed il tesseramento del personale militare (di ogni ordine e grado) alla sigla sindacale ad esso più vicina, per approccio sui temi e filosofia operativa; questo per portarci al pari delle Forze di polizia ad ordinamento civile, che vedono da oltre 30 anni riconosciuti e tutelati i propri diritti associativi, economici e previdenziali, proprio per il tramite delle Organizzazioni sindacali più importanti.
La partecipazione è tutto, il futuro comincia da qui, ovvero dalla volontà di capire, a tutti i livelli, l’importanza storica che simile innovazione porterà, a beneficio della gente con le stellette (e di tutta l’Amministrazione), la quale potrà finalmente avere voce in capitolo lì sui tavoli che contano (dalla Funzione Pubblica, ai Ministeri Difesa, Economia e non solo).
Gli uomini e donne in azzurro, hanno da oggi la possibilità di vedersi rappresentati, dall’organizzazione che ritengono più idonea, nei confronti della Politica in generale ed in tutti quei contesti in cui i Vertici di Forza armata non hanno, per motivi istituzionali, possibilità di farlo.
La portata epocale di questo cambiamento ci rende estremamente entusiasti di tutto il percorso sinora compiuto da AMUS, che lo vede essere già (ed in maniera inequivocabile) il primo Sindacato AM ad aver superato la soglia di rappresentatività del 3%, viaggiando a ritmi importanti verso il prossimo punto percentile. Ricordiamo a tutti, soprattutto a coloro che sono ancora scettici al riguardo, che i nostri numeri sono disponibili alla consultazione di chiunque ne abbia necessità e che, per legge nel transitorio, per essere un Sindacato Nazionale basta aver raggiunto la soglia del 2% della forza effettiva di Forza armata (come detto al momento già quasi raddoppiata dal nostro Sindacato).
Confidiamo, quindi, che dalle parole si passi presto ai fatti, continuando a fare sindacato nell’unico modo a noi possibile, ovvero confrontandoci sui temi ed esercitando tutte le nostre fondamentali prerogative nei confronti delle istituzioni politico – militari, per risolvere tutte le criticità che riscontriamo, in maniera sempre collaborativa ed edificante.
AMUS è (e sarà sempre) il “Sindacato del dialogo”, e non un mero studio legale dal “ricorso facile”, perché siamo assolutamente consapevoli che le soluzioni si trovano con le parole e le azioni conseguenti e, solo dinanzi a sterili chiusure ed improduttive ostinazioni, si ricorrerrà ai noti tribunali amministrativi.
La cultura sindacale va diffusa con intelligenza costruttiva e grande lungimiranza e questo ineludibile passaggio storico dovremo essere noi a scriverlo, insieme a tutto il panorama istituzionale coinvolto (pertanto non per il tramite di un giudice).
Abbiamo girato gli E/D/R di Forza armata dislocati in quasi tutto lo stivale e, al termine di questa necessaria pausa estiva, riprenderemo con ancora maggior forza il nostro tour conoscitivo, al fine di apprendere criticità e problemi della nostra gente e delle nostre basi e proporre al decisore in capo, ogni valida proposta risolutiva.
ISCRIVETEVI, PARTECIPATE! Aderite ad AMUS, affidatevi a professionisti seri e consapevoli del proprio ruolo, in costante equilibrio fra le parti per il bene degli uomini e donne in uniforme e di tutta la nostra grande Forza armata.