Con una lettera al vetriolo indirizzata al decisore politico e militare, la nostra Associazione ha scritto, a caratteri cubitali, che il tempo delle attese è terminato (leggi lettera integrale).
È impensabile continuare ad assistere alla mortificazione dell’associazionismo sindacale nei modi e nelle forme registrate sinora. È una perdita, una sconfitta per il sistema e per il capitale umano che ne fa parte, in ogni declinazione del termine. Parliamo di una lettera pervenutoci dallo Stato Maggiore Aeronautica (Ufficio Consulenza e Affari Giuridici) che non solo ha fatto “storcere il naso” ai rappresentanti delle APCSM di rilievo nazionale, ma anche a molti colleghi e giuristi sia esterni all’Amministrazione che in servizio presso diversi autorevoli Reparti del dicastero Difesa (leggi lettera di SMA-UCAG).
In tempi non sospetti, il Sig. Ministro della Difesa, on. Crosetto, aveva annunciato la sua ferma e convinta volontà di inserire l’allora costituendo Ufficio Relazioni Sindacali presso Palazzo Baracchini, alle sue dirette dipendenze o, quantomeno, in line con il suo Ufficio di Gabinetto; ovvero in ambito Sottosegretario delegato in materia. Orbene, ciò non è accaduto ed i risultati “nefasti” non hanno tardato ad arrivare.
Con la menzionata missiva da parte dello SMA-UCAG si è compiuto, nei fatti, un intervento “a gamba tesa” in quelle che sono materie squisitamente interne alle Associazioni sindacali, con riguardo all’individuazione delle figure che, tra esse, svolgono l’incarico di Dirigente sindacale, con funzioni di indirizzo interno ed esterno.
Si è provato, molto maldestramente, ad ingerirsi e dettare regole, in maniera unilaterale e con una semplice missiva, in ambiti strettamente privatistici, tentando di condizionare l’azione che, attraverso le cariche associative sindacali, gli stessi Sindacati svolgono. Cariche che, formalmente e democraticamente, vengono determinate ed elette in ambito congressuale. Tutto ciò, peraltro, dimenticandosi di norme di rango legislativo che già hanno ampiamente disciplinato la materia.
In un quadro giuridico in costante evoluzione, vedasi (tra le varie) la recente approvazione dell’Atto Camera 2171 (che dà, finalmente, il via libera alla prossima ripartizione dei distacchi e permessi sindacali), questa missiva dello SMA (pare suggerita da fini giuristi in ambito Tavolo Tecnico Interforze “Ristretto”) ha finito per intorbidire improvvidamente le acque. Vanificando, in pochissimi secondi, l’enorme lavoro portato avanti da AMUS e dalla Rete Sindacale Militare in tutti questi anni.
Abbiamo sempre parlato di: confronto, apertura, dialogo costruttivo, volontà di scrivere INSIEME la storia…e, tutto questo, mentre la Politica sembrava (apparenza?) propensa a darci le risposte che volevamo.
Ahinoi, tutto ciò è stato un enorme passo indietro; anzi! Un tonfo estremamente fragoroso.
Continueremo a svolgere il nostro complicatissimo ruolo di difesa delle prerogative sindacali, che sono la premessa di una buona ed incisiva azione di rappresentanza degli interessi dei nostri iscritti, ma anche quella di ponte tra i tanti malumori che registriamo ed i vertici di ogni ordine e grado. Ciò, malgrado si sia scelto di suonare una musica diversa, palesandosi una volontà di rottura non riconducibile ad AMUS ma, bensì, ad una Amministrazione che, questa volta, ha dimostrato miopia e scarsa lungimiranza.
Siamo ancora in tempo per un “contrordine!” e per noi sarebbe solo motivo di dimostrazione, soprattutto verso le migliaia di associati che rappresentiamo (ad oggi quasi 4 mila) della volontà di rimediare agli errori che tutti (ripetiamo TUTTI) possiamo compiere, in una fase complessa e delicata quale quella dell’attuale presa di coscienza verso il sempre più affermato strumento dell’associazionismo militare.
Noi siamo qui, per continuare a parlare alla “mente delle persone”, non alla loro “pancia”, come qualche altra Associazione fa da tempo e senza lesinare energie; ma, come si dice al meridione della nostra stupenda penisola: “Ca nisciun’ è f…o!”.
VUOI CHE AMUS SIA SEMPRE PIU’ INCISIVA E DETERMINANTE? Iscriviti e partecipa, il cambiamento è già cominciato!