Diamo alcuni dettagli precisi circa la “procedura ponte” che permetterà il passaggio dalla vecchia polizza sanitaria ONECARE, terminata il 31 marzo 2024, alla nuova di prossima partenza
Al fine di poter meglio guidare il pensiero e fare ordine nei passaggi tecnici che si sono susseguiti sul tema nel tempo, richiameremo alcuni interventi già esposti da questa realtà sindacale.
Senza andare molto indietro, possiamo citare il nostro articolo del 4 ottobre 2024 nel quale, se da un lato apprezzavamo molto favorevolmente lo sforzo della Difesa di rinnovare la polizza sanitaria riservata “al personale con le stellette”, dall’altro, contestualmente, criticavamo la decisione di ridurre le prestazioni previste per tale servizio dando, quindi, la sensazione di una futura corsa al ribasso (nella fattispecie, si faceva riferimento alla volontà della società assicurativa “ONECARE – Previline” di rescindere il contratto precedentemente sottoscritto, probabilmente per un mero calcolo costi/benefici).
Tale decisione ha portato il Dicastero a dover mettere sul tavolo un nuovo Disciplinare Tecnico che, però, questa volta non prevedeva tutte quelle utili prestazioni di medicina preventiva, fortemente apprezzate dal personale militare. A suscitare la nostra più aspra critica fu, poi, la promessa di sopperire a tali mancanze diagnostiche di prevenzione, per il tramite delle strutture sanitarie interne dei singoli E/D/R di Forza armata, nonché del relativo personale medico. A ragion veduta, ci parve, sin da subito, che tale soluzione fosse palesemente impercorribile, con riguardo al fatto che è quanto mai impensabile dover ulteriormente sovraccaricare i medici e gli specialisti sanitari militari – peraltro già oberati all’estremo – di ulteriori oneri e mansioni (senza tener conto delle criticità infrastrutturali registrate in molti presidi militari). Come se non bastasse, anche il mancato coinvolgimento delle sigle sindacali diede adito a pensare che tali decisioni fossero state prese, probabilmente, in fretta e senza un adeguato confronto sul tema.
Per tale ragione, il 2 febbraio scorso fummo costretti a rilanciare nuovamente la questione, con un comunicato stampa congiunto da parte della “Rete Sindacale Militare”, nel quale mettevamo nero su bianco l’impossibilità di svendere la tutela sanitaria per i militari.
Chiariti questi fondamentali passaggi, possiamo ora fare luce sulle verosimili modalità di come verranno risarcite tutte quelle prestazioni inevase alla scadenza del contratto dell’attuale polizza sanitaria.
Lo SMD, con la lettera in allegato, ha definito che il termine per il ricevimento delle offerte della nuova gara è fissato alle ore 16:30 del 29/04/2024.
Il relativo disciplinare tecnico sottende una cosiddetta “clausola di continuità”, necessaria quando si transita da una polizza ad un’altra, al fine di scongiurare l’interruzione del servizio rispetto al previgente contratto e, inoltre, prevede che, ove l’inizio dell’esecuzione contrattuale intervenga:
entro il 30 giugno 2024, l’aggiudicatario si impegna a farsi carico delle prestazioni dovute ai beneficiari a far data dal 1° aprile 2024;
oltre il 30 giugno 2024 l’aggiudicatario si impegna a farsi carico delle prestazioni dovute ai beneficiari con riferimento ai tre mesi antecedenti (salvo offerta migliorativa).
La continuità, così come sopra descritta, sarebbe applicabile esclusivamente alle prestazioni assistenziali previste dal nuovo capitolato tecnico a base di gara e, in particolare, è per sua natura usufruibile solo per il tramite del rimborso indiretto delle spese sostenute nel periodo. Inoltre, la continuità non può valere né per le prestazioni previste dal previgente capitolato (vecchio contratto), né per quelle derivanti da eventuali offerte tecniche migliorative, presentate nella nuova procedura.
Si ritiene opportuno INFORMARE, pertanto, che il personale militare che, a decorrere dal 1 aprile, abbia assoluta necessità e urgenza di ricorrere alle prestazioni di cui trattasi (quelle previste nel nuovo capitolato) POTREBBE (usiamo la formula dubitativa in conseguenza della regola di gara della continuità) rivolgersi a strutture di propria fiducia, conservare le fatture e, al buon esito della procedura in corso, portarle a rimborso, con le modalità che saranno dettagliate nel nuovo contratto.
Certo un RISCHIO c’è, come è chiaro da una attenta lettura della clausola di continuità ma, se si ha bisogno e non si può rinviare la prestazione, è bene conoscere per tempo tutti i dettagli del caso (tali notizie sarebbe stato opportuno riceverle prima dallo SMD ma, meglio tardi che mai!).
Ancora una volta, quindi, si conferma che la chiarezza è l’unico mezzo utile per la creazione di un rapporto fiducia valido per tutti gli uomini in uniforme. Non possiamo, pertanto, esimerci nel fornire un’informazione il più possibile precisa e puntuale a tutte le migliaia di nostri associati, mantenendo sempre alta l’attenzione su un tema tanto sentito quanto fondamentale, ovvero quello della salute militare.
Attendiamo con fiducia il definitivo licenziamento della nuova prossima polizza sanitaria, riservata alle donne e agli uomini del Dicastero Difesa ma, soprattutto, rivendichiamo e chiediamo sin d’ora un confronto leale e proficuo sulla materia in esame già a partire dai prossimi giorni, al fine di migliorare l’impianto complessivo del piano e fornire il necessario supporto di azione politico-sindacale, teso al reperimento di risorse aggiuntive atte a ripristinare le fondamentali prestazioni di medicina preventiva.
Quanto sopra, per il bene di tutto il personale militare.
Continuate a seguirci.
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