A seguito di diverse decine di segnalazioni da parte dei nostri iscritti, su tutto il territorio nazionale, abbiamo deciso di approfondire la tematica, riscontrando purtroppo talune anomalie già attenzionate, con apposita missiva, agli Enti responsabili di Forza armata.
Parrebbe, in estrema sintesi, che il coefficiente di calcolo (PUN) adottato come riferimento dall’Amministrazione per la corretta quantificazione dei costi da addebitare in fattura al personale fruitore di alloggio APP/SLI, sia stato erroneamente considerato molto maggiorato, rispetto a quello che la stessa circolare di U.G.C.R.A. cita come parametro da utilizzare (ovvero il PUN di gennaio 2023, pari a 0.18 € Kwh e NON 0.30 € Kwh). Tale situazione ha comportato, pertanto, una significativa lievitazione dei costi energetici sostenuti dal personale coinvolto, che non trova adeguato riscontro nei fatti e, soprattutto, nell’utilizzo molto spesso residuale che gli stessi fanno proprio dei citati alloggi. 
Si parla, in buona sostanza, di un raddoppio dei costi su base mensile che, da gennaio 2023, ammonterebbe ad una cifra totale piuttosto importante, per la quale si chiedono ulteriori approfondimenti nella massima consentita urgenza. Se del caso quanto attenzionato da AMUS dovesse risultare acclarato, riteniamo altresì opportuno che tali costi, impropriamente addebitati al personale, vengano ristorati agli stessi nelle modalità ritenute più idonee.
Consci della buona fede dell’Amministrazione nell’applicazione della normativa di riferimento, con riguardo anche al calo verticale del PUN già nel corso del primo trimestre 2023, proponiamo che, dal prossimo immediato futuro, si effettui una rivalutazione quantomeno trimestrale/semestrale dei coefficienti energetici da utilizzare per la quantificazione dei costi da addebitare “in bolletta” al personale, anche per beneficiare delle oscillazioni positive dei mercati che generalmente si verificano nel corso di un anno solare.
Tale ultima opzione, porterebbe, infatti, importanti benefici economici agli uomini e donne che necessitano di alloggio APP/SLI, con riguardo anche alla nota carenza di alloggi ASC in area romana, per la quale ci si trova costretti, sempre più spesso, a ricorrere all’utilizzo di alloggi APP per il personale trasferito d’autorità che ne fa richiesta.
Sono molte le questioni attenzionate per le quali occorrerà tempo e pazienza per risolverne le criticità, ma siamo sicuri che, in questo caso, delle “semplici accortezze” contribuiranno nell’immediato a migliorare la qualità della vita ed il benessere del personale con le stellette.