Dopo la missiva indirizzata al nostro vertice di Forza armata, inerente una problematica specifica presso l'Accademia di Pozzuoli, AMUS - Aeronautica accende un faro su una annosa vicenda che riguarda la maggior parte degli alloggi presso gli Istituti di formazione AM
Appurato il consolidarsi di una prassi ampiamente al di fuori del portato normativo di rango primario, il nostro Sindacato scrive una nuova lettera al Capo di SMA, chiedendo che vengano assunte tutte le necessarie decisioni, tese a garantire il rispetto dei diritti fondamentali del personale militare frequentatore di corso, primo fra tutti quello alla privacy ed al decoro presso le strutture alloggiative di tutti gli Enti formativi.
Non è passato molto tempo dalla nostra ultima missiva inerente una specifica criticità riscontrata presso l’Accademia che, a seguito di ulteriori nuove segnalazioni da parte dei nostri numerosissimi iscritti, occorre ritornare nuovamente sul tema, analizzandolo però a 360 gradi ed estendendolo a tutti gli Enti di formazione militare.
Orbene, appare prassi ormai consolidata per la nostra Forza armata, all’atto dell’erogazione di corsi formativi verso il proprio personale (e anche per molte tipologie di missioni ordinarie svolte sul territorio nazionale), ospitare lo stesso presso alloggi in moltissimi casi non in linea con quanto sancito da norme di rango primario, prime fra tutte la Legge n. 836/1973 e la Legge n. 183/2011. Al riguardo, occorre rilevare che l’Aeronautica, già nel 2005, ovvero all’atto della stesura della direttiva SMA LOG – 012, inerente l’argomento in oggetto, aveva predisposto una serie di criteri da adottare per “standardizzare” le tipologie di alloggi da riservare al personale militare, in virtù della tipologia di missione/aggregazione svolta.
Sono passati quasi 20 anni da quella data e, ad oggi, duole registrare che in tantissimi Istituti ciò non accade e, pertanto, moltissimi corsisti (di ogni ordine e grado) sono costretti in stanze doppie/triple e con bagni in comune per la frequenza di corsi di formazione o missioni anche di lunga durata (indipendentemente dall’età anagrafica o di servizio del singolo). Appare necessario, pertanto, specificare che il criterio del risparmio per l’Amministrazione (che agendo in tal senso sicuramente ottiene dei vantaggi economici), non deve essere visto come compressione dei fondamentali diritti del militare italiano, primo fra tutti quello alla privacy e al decoro presso gli alloggi di Forza armata.
Né tanto meno, può essere pensabile che una direttiva/regolamento interno di rango secondario, possa in qualche modo prevedere una “diminutio” delle legittime aspettative del personale, con un danno palese alle motivazioni dello stesso soprattutto in una fase delicata quale quella della formazione, dello studio e dell’accrescimento culturale.
Non chiediamo l’irrealizzabile, ma soltanto che, qualora non si riesca a garantire un alloggio adeguato a quanto previsto dal legislatore (con eccezione dei contesti addestrativi/operativi) venga quantomeno predisposto per il personale frequentatore un alloggio singolo con bagno privato. Se questa richiesta dovesse trovare, nei fatti, difficile accoglimento, occorrerà pertanto procedere all’attivazione di quelle proposte di convenzione alberghiera/foresteria “a quattro stelle” (ai sensi anche della citata direttiva SMA LOG – 012), al pari di quanto già posto in essere dalle altre Forze armate nei riguardi del proprio personale.
Solo in questo modo riteniamo che si vedrà realmente concretizzato il necessario equilibrio tra le legittime aspettative di accrescimento culturale del personale militare e gli interessi formativi della Difesa, in un’ottica sempre più interforze.
Leggi lettera integrale indirizzata al Capo di SMA:
Avanti tutta AMUS – Aeronautica!
Continuate a seguirci.