Alla presenza di tutti i Ministri competenti viene siglato un accordo storico con i Sindacati Militari che apre la strada a tante novità anche per il personale contrattualizzato.
Sottoscritti oggi i contratti per i trienni 2018-2020 e 2021-2023 relativi al personale dirigente delle Forze armate e delle Forze di polizia ad ordinamento civile e militare.
Alla presenza dei Ministri della Pubblica Amministrazione (Zangrillo), dell’Interno (Piantedosi), della Difesa (Crosetto) e dei Sottosegretari alla Giustizia (Del Mastro) e dell’Economia e Finanze (Albano) – in rappresentanza dei rispettivi dicasteri – in un clima di sereno confronto e di fattiva collaborazione sono stati sottoscritti quest’oggi, 6 agosto 2025, i contratti relativi alla dirigenza militare e delle Forze di polizia per i trienni 2018-2020 e 2021-2023.
La giornata di oggi può giustamente essere considerata storica, poiché per la prima volta i Sindacati e le APCSM sono stati chiamati a svolgere tale fondamentale funzione, in attuazione delle norme che hanno creato l’area negoziale del personale dirigente, formalmente istituita dall’art. 46 d.lgs. n. 95/2017 ma, fino ad oggi, mai attivata.
In apertura dei lavori il Ministro Zangrillo ha voluto sottolineare con forza proprio il fatto che questo è un momento storico, anche perché si stanno sottoscrivendo due contratti in sole due settimane, considerando che l’apertura formale del secondo triennio è avvenuta solo lo scorso 24 luglio. È stato in sostanza recuperato un ritardo di anni in pochi giorni.
Il Ministro della P.A. ha sottolineato come siano già assicurate alcune risorse per il prossimo triennio 2024-2026, relativamente al quale l’attività di contrattazione comincerà, secondo un impegno formale assunto dalla parte pubblica, entro 90 giorni dalla data odierna. Inoltre, ad avviso del ministro Zangrillo, si sta dando continuità alla contrattazione, tanto che, si auspica, il prossimo triennio sarà oggetto di contrattazione prima ancora della scadenza temporale del periodo di riferimento.
Sul medesimo registro si sono espressi poi i Sottosegretari all’Economia (Albano) ed alla Giustizia (Del Mastro) che, nel riconoscere il merito nel positivo andamento delle trattative a tutti gli attori, hanno inteso affermare come oggi gli uomini e le donne della sicurezza tornano al centro della scena.
Ha quindi preso la parola il Ministro Crosetto, che ha evidenziato come l’una tantum consenta di rivalutare il futuro alla luce di possibili nuove disponibilità finanziarie per il triennio oggetto di prossima contrattazione. Dal canto loro, le APCSM devono essere capaci di studiare nuovi istituti che premino professionalità ed efficienza, nonché quella specificità che è propria del mondo militare e della sicurezza pubblica.
Proprio per questo motivo la sigla dei contratti odierna non è un mero atto burocratico, ma un atto politico che rappresenta l’inizio di un cammino condiviso, poiché il dialogo con questo Comparto è per il Governo essenziale.
Al tavolo della contrattazione ruolo assolutamente preminente (sia per qualità delle proposte, sia per leadership) ha avuto AMUS, la cui delegazione, composta dal Segretario Generale Guido Bottacchiari e dai dirigenti nazionali Paolo Pappalepore e Massimo Borghini, ha fattivamente contribuito al raggiungimento dell’accordo, svolgendo un’efficace opera di studio e mediazione finalizzata ad ottenere in primo luogo (stante l’esiguità delle risorse finanziarie disponibili) un’indennità una tantum (la cui entità è contenuta nell’allegato) pari, nella misura, a quella riconosciuta ai pari grado/funzione appartenenti alle Forze di polizia ad ordinamento civile e militare ed ottenendo l’estensione al personale dirigente di importanti istituti già riconosciuti al personale contrattualizzato, per effetto dei dd.P.R. n. 40/2018 e n. 56/2022 quali, a titolo esemplificativo, la licenza solidale, la quasi totalità delle norme sulla tutela della genitorialità, l’adeguamento dell’indennità di missione e di quella di trasferimento.
Assai rilevante, inoltre, è l’ottenuto impegno governativo a rivedere in senso ampliativo le materie oggetto di contrattazione per il personale dirigente, attualmente contenute nell’art. 46 d.lgs. n. 95/2017: a tale proposito, AMUS è stata in prima fila nel richiedere l’inclusione di fondamentali materie quali, tra le altre, la previdenza dedicata e l’articolazione dell’orario di servizio. Va quindi valutata in senso estremamente positivo l’attestazione di parte pubblica relativa alla strutturalità di volumi finanziari consolidati già a decorrere dal 2021, che andranno quindi a concorrere alle disponibilità per il triennio 2024-2026.
Giova infatti evidenziare, a tale riguardo, come l’indennità una tantum vada a ristorare ben sei anni di assoluta mancanza di qualsivoglia adeguamento del trattamento accessorio per il personale dirigente: le risorse finanziarie strutturali stanziate a decorre dal 2021, in effetti alquanto esigue, costituiranno la base per poter retribuire tutti gli istituti già previsti per il personale direttivo (estesi quest’oggi anche al personale dirigente).
C’è chi utilizza le parole per distrarre, chi le mette a frutto trasformandole in “fatti concreti”, per il bene di TUTTI (di ogni ordine e grado). Diffidate da proclami populisti o peggio qualunquisti.
AMUS – Aeronautica, dalla parte giusta!
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