AMUS – Aeronautica, da sempre molto attenta a tutte le questioni che riguardano la vita del personale con le stellette, non può rimanere in silenzio difronte ad una scelta che rischierà di svilire le pregiate professionalità acquisite dai nostri uomini e donne in uniforme.
Sarà questa la volta in cui toccherà al personale sanitario (dai medici agli infermieri) essere oggetto di una nuova “riforma della Sanità militare”, in cui assisteremo ad un vero e proprio travaso di competenze dalle C.M.O. alle Direzioni Territoriali dell’INPS. 
Nel caso di specie, non tutto cambierà, ma moltissime capacità acquisite dai nostri professionisti militari in camice bianco, saranno presumibilmente eseguite da “enti esterni” quali l’INPS, svilendo di fatto le prerogative del dicastero Difesa e andando in senso opposto al D.P.R. n. 461/2001.
Come principale Rete Sindacale Militare del Comparto Difesa e Sicurezza, riteniamo assolutamente necessario che si ricorra, invece, all’utilizzo di risorse umane e logistiche interne al nostro dicastero richiedendo, laddove necessario, un incremento significativo delle risorse finanziarie ad esse destinate, perché la nostra realtà militare (la cui specificità è riconosciuta ad ogni Forza armata), ivi compresa la Sanità, merita di essere gestita da personale interno all’Amministrazione, che conosce al meglio ogni aspetto d’interesse. 
E’ intollerabile assistere a scelte che portano all’ “esternalizzazione” delle nostre capacità tecnico-militari e, pertanto, confidiamo in un una rapida presa di posizione sul tema, rimanendo a disposizione per ogni necessaria forma di confronto e dialogo nel merito.
Continueremo a vigilare e ad ascoltare tutte le istanze delle nostre migliaia di associati, portando alla debita attenzione dei decisori politico-militari, tutte quelle meritevoli della massima attenzione.