DISPOSIZIONI DI ADEGUAMENTO DELLE PROCEDURE DI CONTRATTAZIONE PER IL PERSONALE DELLE FORZE ARMATE, NONCHE’ ISTITUZIONE DELLE RELATIVE AREE NEGOZIALI PER I DIRIGENTI
AMUS – Aeronautica dice basta a questi inspiegabili ritardi e sollecita il Governo ad adottare tutte le misure del caso per rendere definitivamente operativi i Sindacati militari delle Forze armate italiane
Roma, lì 14 marzo 2023
Il primo Sindacato militare delle Forze armate italiane questa volta non ci sta ed alza i toni del dibattito, perché la questione dell’operatività sindacale ha oramai assunto dei connotati grotteschi che ledono ancora una volta il principio cardine delle tutele del personale militare, ovvero il tema della “rappresentatività”.
Come Sindacato di rilievo nazionale, poniamo all’attenzione del Governo, e del vertice politico e militare del Dicastero, la nota con la quale i Sindacati di polizia e, a rimorchio, della categoria “A” – Ufficiali del COCER Interforze, lo scorso 13 marzo hanno chiesto “a gran voce” che si attivi il tavolo negoziale, in particolar modo per l’area dirigenziale delle Forze di polizia ad ordinamento civile, a mente di quanto contenuto nel Dlgs. n. 95 del 29 maggio 2017 (Disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle Forze di polizia).
Orbene, preme sottolineare che l’ordinamento normativo italiano, a seguito della promulgazione della Legge n. 46/2022 (Norme sull’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare) ha ampiamente superato tale portato normativo e, con l’emanazione del discendente Dlgs. n. 206 del 25 novembre 2022 (Disposizioni di adeguamento delle procedure di contrattazione per il personale delle forze armate, nonché istituzione delle relative aree negoziali per i dirigenti) ha ampliato l’area di negoziazione in questione ai dirigenti delle Forze armate e di polizia ad ordinamento militare, affidando ai Sindacati militari (e a nessun altro) la rappresentanza in detti tavoli.
La questione è delicatissima, nel merito ma anche nella forma, e se non gestita in maniera adeguata, continuando a fingere che le Organizzazioni sindacali militari già riconosciute siano uno strumento da tenere ancora in standby – nell’attesa che la Rappresentanza Militare cessi definitivamente di esistere e di consumare ingenti risorge finanziarie (denaro pubblico) di cui alla fine qualcuno dovrà pur rispondere – porterà inevitabilmente a creare gravissimi problemi di rapporti tra l’Esecutivo e le Rappresentanze sindacali militari; nonché a determinare un vulnus di tutela per il personale del Comparto Difesa, cagionando di conseguenza un danno ingiusto alle migliaia di tesserati che da anni
sono iscritti ai predetti Sindacati militari.
Sono trascorsi, ormai, 5 anni dalla storica sentenza n. 120/2018 della Corte Costituzionale, e siamo quasi ad un anno dalla promulgazione della citata Legge n. 46/2022: il tempo delle attese è terminato!!!
Vogliamo essere riconosciuti come degni interlocutori di Governo e Vertici militari, così come Legge prevede, e fornire loro il necessario legittimo contributo in termini di pensiero critico e collaborativo, allo scopo di garantire il massimo apporto nelle tutele dei diritti del personale militare, nel segno della “rappresentatività” che l’ordinamento democratico italiano, indiscutibilmente, ci affida.
Leggi lettera della "Rete Sindacale Militare":
Sindacato Militare “AMUS – Aeronautica”
Via Amaroni, 16 – int. 6
00126 – Roma (RM)
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