In sinergia con i Sindacati militari SIM Marina e SIAMO – Esercito, AMUS avanza un protocollo d’intesa finalizzato a garantire la libera circolazione del personale militare sui mezzi di trasporto pubblici, operanti nella Regione Sardegna. Con una proposta formale (link proposta) indirizzata nello specifico all’Assessore regionale Barbara Manca e all’Assessorato dei Trasporti della Regione Autonoma della Sardegna, si evidenziano benefici collettivi e generali derivanti dalla sigla dell’eventuale accordo, con riguardo soprattutto alla sostenibilità economica di tale intesa.
La proposta in questione segue quanto già accade in altre regioni dello “stivale italico” – sfortunatamente ancora a macchia di leopardo – evidenziando come nelle predette regioni divenute “pilota” di questo tipo di intese, si evidenzino significativi cali negli episodi di microcriminalità, soprattutto a bordo dei mezzi e all’interno delle stazioni. La presenza dei militari, spesso in transito sui mezzi pubblici per motivi di servizio e quasi sempre in divisa, crea un deterrente significativo verso i potenziali malintenzionati.
Garantire tale attenzione a queste donne ed uomini, che ogni giorno servono il Paese con coraggio e abnegazione, sarebbe un segno tangibile di riconoscenza da parte delle istituzioni locali. Ciò senza dimenticare che i militari italiani, con silenzioso spirito di sacrificio che da sempre li contraddistingue, sono sempre più frequentemente in prima linea nel contrastare emergenze civili, quali incendi boschivi o calamità naturali o nel partecipare a progetti di sviluppo territoriale e tante altre attività a sostegno delle comunità locali.
Tale sottoscrizione agevolerebbe il personale da un punto di vista economico-logistico e, al tempo stesso, fornirebbe di riflesso un vantaggio alla Regione Sardegna in termini di sicurezza del trasporto pubblico locale oltre che ambientale (riduzione delle emissioni di CO2), in piena aderenza con le politiche regionali, nazionali ed europee in materia di sostenibilità.
Con questa proposta AMUS, esclusivamente nell’interesse delle donne e degli uomini in uniforme, continuerà a lavorare affinché simili protocolli diventino realtà non solo di livello locale/regionale, ma anche e soprattutto nazionale.
AMUS – Aeronautica, sempre dalla parte dei “lavoratori in armi” e costantemente fedeli al solenne giuramento prestato al servizio della Nazione.