Ieri, 8 maggio, si è tenuto a Palazzo Vidoni l’incontro in sede tecnica tra i rappresentanti della Funzione Pubblica, del Tesoro e della Difesa e le APCSM. AMUS – Aeronautica capofila per le Forze armate
Grande impulso è stato fornito dalla nostra Associazione alla materia di natura economico-contrattuale per il personale militare.
AMUS ha ricevuto l’apprezzamento dei convenuti al tavolo, anche e soprattutto come membro della “Rete Sindacale Militare” (composta come noto dai più grandi e rappresentativi sindacati militari delle Forze armate/Arma dei carabinieri), in merito all’intervento prodotto le cui proposte, in definitiva, sono ora al vaglio della controparte tecnica e, per la parte politica, portate all’attenzione del Premier e dei Capi dei dicasteri.
Abbiamo chiesto, in definitiva e a gran voce, un incontro “di forma e di sostanza” con il Presidente del Consiglio dei Ministri con il quale occorre stringere “un patto di legislatura per le prossime leggi di bilancio”, in merito alla necessità di recuperare preliminarmente la perdita del potere di acquisto delle famiglie dei militari, registrato nel corso degli ultimi anni. Le risorse stanziate per il rinnovo del contratto (poco più di 1,5 miliardi di euro) sono sicuramente tante ma, purtroppo, ancora insufficienti.
Occorre, inoltre, recuperare risorse ad hoc per la previdenza dedicata e complementare, oltre a circa 50 milioni per il finanziamento dei distacchi e dei permessi per i dirigenti sindacali che, in nessun modo, vogliamo che vengano reperite dai fondi già messi a bilancio per il corrente rinnovo contrattuale.
In aggiunta, abbiamo chiesto che si realizzino delle concrete forme di relazioni sindacali, attraverso una proficua interlocuzione areale e periferica di base (non apprezziamo quanto di recente posto in essere dall’AM – in merito alla suddivisione delle relazioni con le APCSM per le 3 Regioni aeree – proprio perché queste ultime non hanno l’autorità diretta nei confronti dei sottostanti Comandi periferici).
Dobbiamo costruire INSIEME un concreto sistema di relazioni sindacali tra vertici politici/militari e dirigenti sindacali, evitando uno sterile corto-circuito che porterà inevitabilmente ciascuno ad irrigidirsi sulle proprie posizioni, vanificando le potenzialità di uno strumento assolutamente utile ed indispensabile per il personale militare e l’Amministrazione Difesa.
In conclusione, dobbiamo sciogliere preliminarmente questi nodi spinosi per i motivi su esposti, modificando ed integrando la L. 46/2022 (istitutiva delle APCSM) e renderla assolutamente più attagliata alle necessità politiche, economiche e sindacali della società militare.
Sino ad allora, nessun contratto potrà essere formalmente e concretamente sottoscritto da AMUS – Aeronautica, la più rappresentativa APCSM in AM, sia sul tavolo del personale contrattualizzato, che su quello per i dirigenti.
Partecipa. Il Cambiamento è già cominciato!
