Osservazioni AMUS e richiesta di confronto al Dicastero
Il Gabinetto del Ministro della Difesa ha trasmesso alle APCSM lo schema di decreto legislativo recante “Disposizioni in materia di revisione dello strumento militare nazionale”, richiedendo l’invio di osservazioni entro il 1° dicembre. AMUS – Aeronautica, nell’esercizio delle prerogative di cui agli artt. 1475–1479-bis del COM, ha preso in carico il testo e ha inviato una risposta formale il 26 novembre 2025 (leggi lettera).
Necessità di un confronto più ampio
Il termine indicato dal Dicastero risulta eccessivamente ristretto per una riforma così estesa. AMUS ha richiesto un ampliamento della finestra temporale per consentire un contributo realmente utile, completo e coerente con i criteri della legge delega, riservandosi comunque di interloquire con le Commissioni Difesa di Camera e Senato, cui formalmente chiederà di essere audita.
Prime criticità evidenziate
Dalla lettura preliminare emergono: possibile eccesso di delega; incoerenze con il COM e con la riforma introdotta dal D.Lgs. 185/2023; sovrapposizioni di canali concorsuali con rischio di contenzioso; mancato rispetto della clausola di invarianza finanziaria in assenza di relazione tecnica.
Ulteriori punti delicati
AMUS ha inoltre segnalato: rispetto alla previsione di accesso ai ruoli normali degli Ufficiali fino a 40 anni, si ritiene opportuno riconsiderare il limite di età ovvero prevedere livelli di grado di accesso tali da garantire equilibrio al sistema e appetibilità concreta di carriera ed economica a chi vi partecipa; il vincolo di ferma quinquennale per i marescialli neo-reclutati, non previsto dalla delega; il reclutamento straordinario dei marescialli fino a 52 anni per un arco temporale troppo esteso, con un’età massima d’accesso al ruolo difficilmente conciliabile con la funzionalità del ruolo e, se non collegata a chiare motivazioni economiche e/o progressioni specifiche di carriera, anche poco appetibile per il personale; l’accesso diretto dei civili ai ruoli sergenti fino a 32 anni, in contrasto con la valorizzazione dei volontari.
Le proposte AMUS
AMUS propone: revisione complessiva dello schema; rafforzamento delle progressioni interne; razionalizzazione dei concorsi; pieno allineamento al COM; adeguamento della clausola finanziaria attraverso relazione tecnica puntuale.
AMUS ribadisce la disponibilità al confronto tecnico-istituzionale per contribuire a una riforma coerente, sostenibile e utile al personale e alla Difesa.
La nostra idea sul fronte carriere è chiara e coerente: si deve superare il sistema dei compartimenti stagni e aprire realmente e concretamente i ruoli di Forza armata. Ogni soluzione transitoria deve essere ispirata a ciò. Occorre dare valore e respiro di carriera alle miglia di donne e uomini in uniforme e, per farlo, serve una visione di ampia portata che dia un segnale tangibile di lungimiranza e non penalizzi le expertise in seno alla Difesa, che tante aziende (pubbliche e private) in Italia e all’estero ci invidiano.
Siamo qui, per il bene del Dicastero e dell’elemento cardine che lo compone, quello umano.

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