Con una missiva “al vetriolo”, AMUS - Aeronautica alza ancora una volta i toni sull’argomento in questione, alla luce della recente riorganizzazione di settore che l’AM intende a portare in definizione
Dopo l’accelerazione dei giorni scorsi da parte del Comando Squadra Aerea, non potevamo restare a guardare, soprattutto a seguito dei nostri due precedenti interventi (vedi link seguenti Force Protection_28 agosto e Force Protection_26 settembre) sul tema relativo alla modifica della tipologia di turnazione (da h/24 ad h/12) per il personale AM impiegato in mansioni di “force protection”.
Orbene, occorre precisare che già dal 29 agosto u.s. (con ulteriore seguito del 26 settembre), il nostro Sindacato sta attentamente monitorando i risvolti in parola, con riguardo soprattutto alle azioni “di riforma” che la Forza armata intende definitivamente operare; mossa da una fantomatica quanto opinabile visione “politico-strategica e di funzionalità”, in linea alle vigenti disposizioni di legge in tema di orario di servizio.
E’ proprio su tale ultimo aspetto, in buona sostanza, che AMUS ribadisce, a caratteri cubitali, che la questione è materia di contrattazione collettiva (operata pertanto dalle Sigle Sindacali Nazionali di concerto con politica e Governo), come ampiamente sancito dal D.Lgs n. 195/1995, dal DPR 255/1999 (e successivi), dal D.Lgs n. 532/1999 e, in ultimo, dalla ormai celebre L. n. 46/2022 (Norme sull’esercizio delle libertà sindacali per il personale militare).
L’azione sinora portata avanti dalla Forza armata azzurra – diffondendo di recente un documento a firma “d’ordine” del Sottocapo di SMA (teso a dettare precise linee guida volte a riorganizzare per intero il settore della “force protection”), pone un richiamo costante al D.Lgs n. 66/2003 (Attuazione delle direttive 93/104/CE e 2000/34/CE concernenti taluni aspetti dell’organizzazione dell’orario di lavoro), senza però paradossalmente tener conto che le medesime non si applicano al personale del Comparto Difesa e Sicurezza (vds. art. 2, co. 3 della norma in esame).
In conclusione, questa volta abbiamo ulteriormente alzato il tiro (dopo aver formalmente interessato sia il Capo di Forza armata che il Ministro della Difesa), portando ora il dibattito direttamente al livello di Ministero della Pubblica Amministrazione.
Vi invitiamo a leggere la nostra missiva per i dettagli specifici e per la completa analisi sindacale operata.
Di seguito proponiamo la versione integrale in formato pdf.
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