Significativo passo in avanti da parte dello Stato Maggiore Aeronautica
Con una missiva indirizzata a tutti gli E/D/R di Forza armata, apprendiamo, con grande soddisfazione, dell’innovativo ed atteso passaggio in cui si sensibilizza fortemente il personale, di ogni ordine e grado, ad aderire alla sigla sindacale ad egli più vicina.
Quanto segue nell’interesse fondamentale del singolo rappresentato e di tutta la platea del “personale con le stellette”, a cui le citate APCSM dedicano le proprie peculiari attività d’istituto.
Siamo ad un momento cruciale, in cui assistiamo ad un virtuale “passaggio di consegne” tra il COCER ed i sindacati militari e, in questa occasione, nessuno può né deve essere lasciato indietro.
Gli interessi e le responsabilità in gioco sono enormi, prime fra tutte la tutela dei fondamentali diritti, giuridici ed economici, degli uomini e donne in azzurro che, in assenza di sigle nazionali riconosciute, non potranno altrimenti essere garantiti.
Quanto sopra, come la stessa lettera recita, è fondamentalmente a guadagno della Forza armata tutta che, solo in presenza di validi rappresentanti delle parti sociali, potrà far valere le proprie prerogative in ambito contrattuale e non solo.
Noi siamo qui, per dare voce a te ed all’Aeronatica Militare, lì dove voce essa non può avere per ragioni di legge, garantendo il rispetto degli essenziali diritti del personale militare e la realizzazione di un futuro più equo e giusto a vantaggio di tutti.
Tocca a te, ora, fare la tua parte.
ISCRIVITI ad AMUS, partecipa, entra in gioco attivamente; fallo per te e per quello in cui hai costantemente creduto, mantenendo sempre fede al solenne giuramento prestato.
LEGGI LA MISSIVA DI FORZA ARMATA
A tal fine, dopo una attenta disamina giuridica dell’istituto in questione, vogliamo ricordare che lo stesso sostituisce la disciplina del normale orario di lavoro, prevedendo un compenso specifico (CFI) da applicarsi per determinate condizioni operative/addestrative: impiego oltre il normale orario di lavoro, protrarsi per almeno 48 ore senza soluzione di continuità, obbligo di rimanere disponibili nell’ambito dell’area di operazioni, consentire adeguati turni di riposo, etc.
Malgrado ciò, presso la Divisione Aerea di Sperimentazione Aeronautica e Spaziale di Pratica dei Mare (D.A.S.A.S.) ci si trova in presenza di una serie di storture interpretative/applicative inerenti la corretta utilizzazione del CFI, tant’è vero che il ricorso alla fruizione di un giorno di licenza ordinaria (ad esempio per il lunedì) da parte del personale militare già inserito in ordine di operazioni, comporterebbe l’estromissione dello stesso da tutta la “finestra operativa” che, per sedimi di tale entità, molto spesso dura una intera settimana (e anche più); di contro, ciò non accadrebbe qualora il personale, sempre per la medesima data, facesse ricorso all’istituto del recupero compensativo (per l’intera giornata lavorativa, ovvero 8 ore). A tal fine, occorre precisare che tale “atteggiamento estromissivo” sarebbe registrato anche ab origine, ovvero qualora l’interessato dovesse aver fatto richiesta di licenza in via preventiva; prima quindi del necessario inserimento in ordine di operazioni.
Orbene, oggigiorno, appare quantomai inusuale ed altresì “aberrante” il voler proseguire su questa strada interpretativa in merito all’applicazione del CFI, tutto a danno del personale militare posto alle proprie dipendenze, ed in totale contrasto con la disciplina di settore, ampiamente consolidata e già citata in premessa.
Attenderemo gli esiti che produrrà la nostra missiva, anche riguardo ad ulteriori Enti AM, per i quali stiamo iniziando a ricevere paritetiche segnalazioni, vigilando costantemente affinché simili atteggiamenti (palesemente non in linea con il portato normativo vigente), vengano definitivamente rettificati, ponendo fine ad una azione chiaramente ingiusta, iniqua e vessatoria.
Continuate a seguirci.
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