Dubbi in merito alla corretta interpretazione del combinato disposto delle direttive “SMA – ORD – 011 e 042” in merito alla rilevazione delle presenze all’interno del sedime aeroportuale
Non è passato inosservato un documento affisso in una bacheca della 46^ Aerobrigata di Pisa, protocollato con rif: f.n. M_D API001 0099249 del 31 agosto 2023, nel quale l’oggetto recitava: “corretta procedura per la rilevazione automatizzata/oggettiva delle prestazioni lavorative del personale in servizio presso la 46^ Brigata Aerea”.
Indicazioni che, come ben descritte dalle direttive in titolo, sono patrimonio comune da tempo di tutto il personale in azzurro, se non fosse che la suddetta prescrizione riportava, all’interno del corpo del documento, una interpretazione piuttosto distorta, veicolando il lettore verso un inusuale modus operandi. Tant’è vero, che veniva espressamente VIETATA la possibilità di poter rilevare la propria presenza all’ingresso del sedime, OBBLIGANDO conseguentemente il personale ad utilizzare la stazione “Crono” più prossima al proprio ufficio. La direttiva SMA – ORD – 011, al cap. Terzo, para. 1 recita “La presenza del personale deve essere rilevata oggettivamente all’ingresso dell’infrastruttura attraverso il sistema Crono, memorizzando l’orario di inizio e di termine della prestazione lavorativa attraverso: i rilevatori automatici posti all’ingresso delle infrastrutture all’interno del sedime, i rilevatori integrati ai personal computer posti all’ingresso delle infrastrutture all’interno del sedime, i rilevatori integrati ai personal computer del singolo Reparto/Ufficio di servizio.”
Appare, pertanto, alquanto inusuale che, per l’ente AM in questione, debba operarsi in maniera così unica e singolare la modalità di rilevazione della presenza al lavoro, tale da ingenerare forte disagio e malcontento da parte di tutto il personale in forza presso il predetto Ente, con riguardo soprattutto alla vasta estensione territoriale del sedime (clicca sul link e leggi la nostra lettera al riguardo)
Pertanto, in un’ottica di proficua collaborazione, auspichiamo un “ritorno sui propri passi” da parte del Comando della 46^ Aerobrigata, rivedendo le disposizioni interne di Reparto, in linea con le direttive di Forza armata, in un’ottica di maggiore attenzione verso il personale posto alle proprie dipendenze il quale, costantemente, contribuisce a tenere alta la mission ed il nome dell’intera Aeronautica Militare Italiana.
La rappresentanza Militare ha, a tutti i livelli, terminato ufficialmente la propria ragion d’essere e, ora, spetta alle Associazioni Sindacali svolgere il delicato compito di mediatore fra la Politica, il Governo ed il “mondo militare”.
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