Immagine WhatsApp 2025 06 25

INCONTRO DEI SINDACATI MILITARI CON IL NUOVO CAPO DI STATO MAGGIORE DELL’AERONAUTICA MILITARE

Condividi su:

Roma, 25 giugno, presso la Sala DOUHET di Palazzo A.M. si è svolto il primo “ice breaking” tra le Associazioni Professionali a Carattere Sindacali tra Militari (APCSM) ed il Generale di Squadra Aerea Antonio Conserva, recentemente subentrato, in qualità di vertice di Forza armata, al Generale Luca Goretti. 

Per AMUS era presente una folta delegazione capeggiata dal Segretario Generale, Guido BOTTACCHIARI e dal Presidente del Comitato Direttivo, Donato URSO.

Con grande soddisfazione, abbiamo avuto modo di apprezzare, in maniera tangibile e da subito, la grande sensibilità nei riguardi del personale militare da parte della citata autorità, che ha tenuto a specificare, in apertura, quanto necessario e fondamentale sia il rapporto di confronto, collaborazione, trasparenza e sinergia tra le APCSM e la Forza armata. Ciò, allo scopo di ottenere quell’auspicato miglioramento della condizione militare, che porti ad esempio verso un sostanziale recupero del potere di acquisto del salario, che nell’ultimo decennio (e più) ha visto anche il personale militare, specie quello più giovane e nei gradi più bassi, soffrire per inusitati blocchi salariali, per le dinamiche inflattive e per quelle derivanti dai maggiori costi sul fronte delle spese di prima necessità; fatti mai completamente ristorati nelle precedenti tornate contrattuali. 

Tra i tanti temi trattati da AMUS –Aeronautica, nell’intervento del Segretario Generale Guido Bottacchiari, ci sono stati quelli di carattere “politico-generale”, in particolare: le risorse e l’apertura del tavolo contrattuale per il nuovo contratto 2025/2027 dei cd. “contrattualizzati” (sino al grado di Capitano), la nuova sfida della contrattazione per i dirigenti delle Forze armate (AMUS sarà l’unica sigla AM al tavolo contrattuale per ben tre diversi contratti, a decorrere dal 2018 sino al 2026), il reale e non più rinviabile finanziamento della Previdenza Dedicata e Complementare, la valorizzazione della “Specificità militare”, con particolare riguardo alle politiche alloggiative ed alla necessità di una rivisitazione/rifinanziamento di vecchie leggi concernenti i trasferimenti ed i conseguenti portati giuridici ed economici non più adeguati, nello spirito oltre che nella portata finanziaria (ex L.100/1987 e smi), la necessità di un riordino dei Ruoli e delle carriere, alla luce delle emergenti sfide nazionali ed internazionali. 

Tutto ciò si ritiene debba essere indiscutibilmente posto al centro della discussione politica sugli aumenti di spesa nel Comparto Difesa e Sicurezza, quale ineludibile forma di garanzia, successo e propulsione delle odierne discussioni (nazionali ed internazionali) sui livelli di spesa del budget, facendo in modo che “l’uomo militare” sia realmente e concretamente al centro del progetto e destinatario di un investimento economico al pari degli altri assets di cui sempre si discute (investimento e funzionamento).

In chiave “problematiche di Forza armata” l’accento è stato poi posto sulle seguenti questioni, ritenute non più rinviabili:

  • necessità di rivedere in maniera più “strategica” l’attuale sistema delle relazioni sindacali dello SMA, che nel tempo ha sofferto di una serie di “difficoltà relazionali oggettive”, frutto di una rigida impostazione essenzialmente giuridica, a fronte invece di una necessaria “visione politica”, da implementare nella trattazione delle tematiche e soprattutto nelle relazioni informali;
  • superare in via definitiva il sistema di turnazione h12 per i servizi armati e di reparto, in favore del ritorno al sistema h24, alla luce della maggiore difficoltà di gestione per l’Amministrazione e, soprattutto, per l’onerosità nei riguardi del personale (maggiori spese di trasporto/viaggio, rischi “in itinere”, etc.);
  • individuazione di nuove soluzioni finalizzate a rendere maggiormente appetibile l’ingresso e la permanenza nelle Forze armate, soprattutto nei riguardi delle nuove generazioni. Per farlo, occorrerà necessariamente porre maggiore attenzione alla qualità della vita lavorativa del personale e, più in generale, sul welfare (ad esempio favorendo misure come la flessibilità dell’orario di servizio, lo smart working o lavoro agile, i fringe benefits, la realizzazione di nuovi asili nido, etc.). Il tema, apparentemente “rivoluzionario”, va visto con la sensibilità delle “nuove leve”, abbandonando i “vecchi schemi gestionali” e operando anche una “osmosi con la società civile”, allo scopo di arginare gli esodi, già attuali, di figure altamente professionalizzate in seno alla Forza armata, che ne impoveriscono giocoforza le competenze specifiche;
  • sostanziare giuridicamente, ordinativamente ed economicamente la previsione di una carriera direttiva per i gradi apicali dei Sottufficiali ed aprire i Ruoli del personale direttivo, favorendo al contempo procedure concorsuali interne meno rigide e limitanti, con riguardo soprattutto alle non indispensabili conseguenti movimentazioni del personale militare vincitore di concorso;
  • sul versante dell’impiego del personale, ci si auspica che la Direzione competente torni ad essere aperta, dialogante e trasparente. Il campo, seppur apparentemente, ma non totalmente, sottratto alle prerogative dei Sindacati militari, appare un necessario terreno di confronto, senza che esso sia vissuto come interferenza ma quale ausilio e contributo di pensiero, rimanendo la materia, come ovvio, prerogativa propria del vertice della Forza armata. Occorre, nel mentre, riformare radicalmente la procedura MIM (Manifestazione di Interesse alla Movimentazione) da rivedere nella sua essenza, magari adottando modalità similari ad altre amministrazioni, utilizzando criteri chiari, semplici, condivisi, misurabili e, soprattutto, TRASPARENTI. Sul fronte delle tutele di Legge (L.104/92, Maternità/paternità, L.267/2000, para. 4 e para. 7 DIPMA UD001): le APCSM sono a disposizione per pareri e consigli assolutamente non vincolanti, ma da tenere debitamente in considerazione alla luce degli impatti sociali;
  • riguardo agli alloggi di servizio: AMUS ha auspicato una maggiore disponibilità di AST per personale non in incarico. Quote maggiori di ASI, da assicurare a personale giovane, con famiglia al seguito e con gradi medio bassi. ASC, da garantire all’atto della movimentazione di TUTTO il personale militare e su TUTTO il territorio nazionale, e da ristrutturare con criteri innovativi (stanze singole con bagno esclusivo – criterio vincolante, specie per personale inviato in missione e con una età superiore ai 35 anni).

L’incontro si è concluso con i canonici saluti di rito tra le parti convenute, ma con l’impegno del Capo di SMA a rivedersi entro fine settembre, con una agenda di temi da  trattare (individuazione degli stessi a cura delle APCSM entro la prima decade di settembre) al fine di segnare l’inizio di un vero, nuovo percorso da intraprendere insieme, AM e Sindacati, al fine di realizzare una sempre più incisiva azione di “lobbying positiva e propositiva” verso la Politica e le istituzioni, a guadagno indiscusso del personale e dell’intero dicastero Difesa; oggi sempre più al centro dell’agenda di Governo.                                                       

ISCRIVITI ad AMUS – Aeronautica, sempre dalla parte di TUTTI i “lavoratori in armi”.

#amusaeronautica

#sindacatomilitare

#aeronauticamilitare

#incontroCapoSMA

#GenCONSERVA

#25Ggiugno2025

 

I Commenti per gli Articoli sono disabilitati.