Costantemente vigile ed impegnata nel monitorare tutti gli aspetti correlati al personale in azzurro, questa volta AMUS riscontra una criticità altamente penalizzante nei confronti del ruolo Graduati della Forza armata.
Nella fattispecie, si evidenzia come il recente bando di concorso emanato dalla D.G.P.M. il 25 marzo u.s. – riservato ai volontari in servizio permanente da immettere nel ruolo dei Sergenti – abbia dei requisiti di accesso “a dir poco anomali”.
Con lettera indirizzata proprio alla DGPM ed al Ministero della Difesa (link lettera) AMUS, per il tramite del proprio ufficio legale, ritiene doveroso avanzare istanza in autotutela per modifica e/o annullamento del predetto bando.
Tra i contenuti oggetto della missiva è stato evidenziato che: “I candidati devono partecipare ai concorsi di cui al presente bando per la categoria/specialità d’appartenenza” e, se ci limitassimo ad analizzare questo enunciato, non vi sarebbe nessun problema, poiché si evince come la Forza armata, tenendo conto della professionalità acquisita da parte del personale, tende a riconfermarla facendola confluire nel ruolo Sergenti.
Quello che riteniamo ingiusto è quanto richiesto successivamente: “Il personale per il quale è stata avviata la procedura per il cambio categoria/specialità, ma che non ha ancora svolto e superato il corso di riqualificazione, non può partecipare al concorso neanche per la categoria/specialità di provenienza”.
Con questa espressa richiesta, una parte significativa di personale militare, che ha comunque maturato una professionalità di livello, si trova ad essere esclusa dal presente bando, vedendosi quindi negata la propria legittima aspettativa sia di carriera che di accrescimento professionale/culturale.
Per completezza di informazione, occorre riconoscere che non è sempre così scontato vedere uomini e donne che si rimettono in gioco, magari anche in situazioni non facili di gestione familiare, logistica o lavorativa. Pertanto, nelle more di una sempre più necessaria revisione dei profili di carriera a livello legislativo (con conseguente riapertura degli stessi) sottolineiamo che il personale in questione non merita assolutamente questa ingiusta “diminutio”, alla luce degli anni di onorevole servizio comunque già ampiamente dimostrati.
Cambiare categoria/specialità è sicuramente necessario a sanare carenze funzionali nei vari E/D/R dell’Aeronautica Militare, consapevoli che la strada sarà sempre più in salita, tenuto anche conto dei maxi-esodi di personale previsti dal 2029 in avanti.
In conclusione, ricordiamo che l’articolo 690 del COM, inerente le “Modalità di reclutamento dei sergenti e dei sovrintendenti” non fa riferimento alcuno ai predetti limiti enunciati nel bando in questione, motivo per cui non si poteva più rimanere in silenzio.
AMUS – Aeronautica, serietà, competenza e professionalità al tuo servizio.
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