
AREA NEGOZIALE - COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
Sig. Ministro Crosetto
I dirigenti del Comparto Difesa che rappresentiamo stanno attendendo per l’ottavo anno l’avvio delle procedure negoziali per la definizione delle indennità accessorie nella c.d. area negoziale.
Due trienni di possibili accordi sono passati senza alcuna decisione ed i dirigenti militari nell’attesa continuano a operare con trattamenti economici accessori non solo inadeguati, ma in alcuni casi persino inferiori rispetto a quelli del restante personale, così come a loro sono inapplicate norme di civiltà che riguardano la genitorialità e la licenza solidale.
In questi lunghi anni lo scenario della rappresentanza del personale militare ha subito importanti cambiamenti: sono state costituite le Associazioni Sindacali Militari che hanno piena competenza a sedersi a quel tavolo per il triennio contrattuale 2021-2023.
Per il triennio precedente 2018-2020 le poche riunioni fatte dalla Funzione Pubblica sono state prive di risultato perché assente la parte rappresentativa dei militari. – Non prevederlo fu solo un clamoroso errore normativo o si voleva sottrarre la materia alla parte sociale? –
E’ fuor di dubbio che addivenire alla definizione del contratto per il triennio 2018-2020, senza la presenza dei Sindacati Militari, sarà impossibile e altrettanto lo sarà aprire quello successivo, per cui queste sigle attendono con ansia e speranza una norma ad hoc che sani tale incresciosa situazione.
E’ quindi necessario un intervento legislativo urgente che garantisca da un lato l’intervento e la partecipazione delle APCSM (alle quali la legge n. 46 del 2022 ha legittimamente attribuito poteri negoziali di contrattazione) alla stipula degli accordi sindacali anche per i trienni 2018-2020 e 2021-2023, tenuto conto che le procedure negoziali non sono state ancora, rispettivamente, concluse/avviate, dall’altro parifichi le competenze attribuite in tale contrattazione a quelle del personale contrattualizzato regolato per le APCSM dall’ art 1476-ter del D.Lgs. 66/2010 (COM), aggiungendo le materie del trattamento di fine rapporto della previdenza, della durata massima dell’orario di lavoro settimanale e della disciplina del lavoro straordinario.
Aggiungiamo che al tavolo di contrattazione per i due trienni, per la parte relativa alle Forze Armate, dovranno essere convocate le sigle sindacali militari rappresentative nel triennio 2022-2024.
In questo riteniamo che Lei Sig. Ministro possa svolgere un ruolo attivo per garantire l’apertura dell’area negoziale.
Per quanto riguarda altri temi essenziali riteniamo che oltre ai dirigenti, ex comma 3, art.46 della legge 46/2017, sia necessaria la partecipazione al tavolo dell’area negoziale dei Segretari Generali delle sigle sindacali militari rappresentative e che occorra definire urgentemente la modalità di fruizione dei distacchi e permessi relativi alla rappresentatività dei dirigenti militari.
E’ indispensabile intervenire a livello normativo per modificare il meccanismo di finanziamento, superando l’attuale impianto tanto che l’applicazione è stata congelata per evitare la penalizzazione dei dirigenti del Comparto.
Cosi come è assolutamente urgente che sia avviata la cosiddetta “previdenza dedicata”, uno strumento indispensabile per garantire una tutela pensionistica equa e sostenibile per il personale del comparto Difesa Sicurezza.
La creazione di un sistema previdenziale dedicato, per tutti gli operatori del Comparto, consentirà non solo di poter vivere la vecchiaia post servizio con dignità, ma garantirà a chi è in servizio una certezza per il proprio futuro che potrà riflettersi in modo positivo nell’espletamento dei doveri quotidiani.
Restiamo fiduciosi di un suo intervento risolutivo e di una maggiore attenzione alle necessità dei dirigenti delle Forze Armate.
Le Sigle sindacali rappresentative nell’Area Negoziale della Dirigenza

Sindacato Militare “AMUS – Aeronautica”
Via Appia Nuova, 281 – int. 1
00183 – Roma (RM)