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Problematiche amministrative del personale militare: la risposta dello Stato Maggiore dell’Aeronautica

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Analisi AMUS e valutazione dei chiarimenti forniti

Nei giorni scorsi AMUS – Aeronautica ha posto l’attenzione su una serie di criticità amministrative che stanno incidendo in modo significativo sulla vita quotidiana del personale militare (clicca sul link per leggere articolo: Problematiche amministrative del personale militare). Lo abbiamo fatto attraverso una nostra analisi tecnica approfondita, che ha evidenziato come il sistema amministrativo-contabile attualmente in vigore presenti fragilità strutturali, già da tempo note agli operatori del settore.

A seguito della nostra PEC n. 145 del 2 ottobre 2025, lo Stato Maggiore dell’Aeronautica ha trasmesso una risposta ufficiale in data 24 novembre 2025, per il tramite del proprio Ufficio Consulenza e Affari Giuridici (leggi lettera). Questa risposta, pur formalmente corretta, richiede una valutazione accurata nel merito, perché incide su tre ambiti centrali: Fondo Scorta, Certificati di Viaggio (CV) e servizio sostitutivo di mensa CONSIP.

Fondo scorta: un istituto formalmente adeguato, ma operativamente insufficiente

Lo Stato Maggiore ricorda che le procedure vigenti consentono agli Enti di accedere al “Trasferimento Temporaneo di Risorse”. Tuttavia, AMUS evidenzia limiti operativi evidenti:

carenza di personale amministrativo;

tempistiche incompatibili con l’urgenza delle missioni;

sottodimensionamento strutturale del Fondo Scorta.

In sostanza, lo strumento esiste, ma non garantisce supporto tempestivo al personale che anticipa spese di missione.

Certificati di viaggio: correttivi senza parametri di verifica

La risposta dello Stato Maggiore afferma che sono stati avviati correttivi, ma la nota non specifica:

Enti coinvolti,

misure operative previste,

tempistiche e risultati attesi.

Questa mancanza di elementi concreti è rilevante, perché i ritardi nei CV hanno un impatto economico diretto sui militari.

Servizio sostitutivo di mensa: l’unicità della via CONSIP non basta

Il personale degli Enti senza MOS continua a subire ricadute. La sola via CONSIP non garantisce:

continuità delle forniture,

copertura territoriale adeguata,

fruizione sicura del vitto.

Per questo AMUS ribadisce la necessità di misure transitorie immediate.

Conclusioni

La risposta dello Stato Maggiore non affronta in modo risolutivo l’impatto reale delle criticità segnalate. AMUS manterrà un dialogo costruttivo ma fermo, orientato al miglioramento concreto della qualità della vita del personale militare.

AMUS continuerà a portare nelle sedi istituzionali le esigenze concrete dei militari, con un approccio tecnico, responsabile e orientato alla tutela della dignità professionale e personale.

Continuate a seguirci e darci forza.

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