Atto Senato 1273: la Rete Sindacale Militare scrive compatta al Dicastero Difesa
Su richiesta dello Stato Maggiore della Difesa, e con tempi estremamente serrati, siamo stati interpellati per fornire un parere di merito riguardo al recentissimo A.S. 1273 “Disposizioni per l’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, nonché di proroga della delega di cui all’articolo 9, comma 15, della legge 28 aprile 2022, n. 46”; parere che, auspichiamo, propedeutico ad una eventuale audizione in Parlamento proprio delle APCSM di rilievo nazionale.
Sul tema, la “Rete Sindacale Militare” (di cui ricordiamo sempre AMUS è parte attiva e propositiva) ha risposto compatta all’istanza, producendo una missiva congiunta (leggi lettera) che, definendo emendamenti chiari ed ineludibili, propone al Decisore politico una linea d’azione inequivocabile: i Sindacati militari non vogliono essere secondi a nessuno e vogliono poter godere di prerogative sindacali paritarie a quelle degli altri soggetti del Comparto Difesa e Sicurezza.
In buona sostanza, con risorse già a bilancio delle singole amministrazioni (nell’ambito degli attuali stanziamenti), chiediamo che vengano forniti tutti i necessari strumenti ai dirigenti sindacali militari (di ogni livello), affinché si realizzi una concreta e funzionale “agibilità sindacale”; consentendo, quindi, ai rappresentanti delle parti sociali, di poter ben operare in una materia tanto delicata quanto fondamentale.
Consapevoli del complesso scenario geopolitico e delle difficoltà rimarcate anche in ambito economico-finanziario di livello europeo auspichiamo, da parte della Politica e del Governo, azioni chiare che vadano nella direzione da noi definita: un equilibrio sostenibile tra le legittime aspettative del personale militare e dei loro rappresentanti sociali, con le necessità istituzionali di Forza armata; a similitudine di quanto già accade per le consolidate realtà sindacali delle Forze di polizia ad ordinamento civile.
Siamo tutti parte del grande “Comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso Pubblico” e, per tale ragione, abbiamo bisogno che la Politica continui a dare segnali di equi-ordinazione e vicinanza, per superare insieme tutte le criticità che sicuramente si incontreranno in questo complesso e delicato cammino.
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