Esiti dello storico incontro tenutosi ieri, 8 maggio, tra il Sig. Ministro Crosetto e le Sigle sindacali Militari iscritte all'Albo professionale
E’ stato breve ma intenso l’incontro avvenuto presso il CASD lo scorso 8 maggio, giorno che passerà alla storia per aver fatto finalmente registrare un emblematico cambio di passo nell’ambito delle relazioni fra le Associazioni Sindacali ed i Vertici politico-militari della Difesa.
La manifesta volontà, da parte del Sig. Ministro, di udire in assemblea le attuali 27 Sigle Sindacali riconosciute, è stata da tutti percepita come un significativo momento di ascolto e confronto, dove è prevalsa in maniera indiscussa, l’importanza del dialogo costruttivo, anche nel limitato tempo a disposizione. In ragione di ciò, il Ministro ha ufficialmente comunicato che l’esperienza del Co.Ce.R. volgerà al termine in maniera definitiva e che il censimento delle deleghe stipendiali sindacali (necessarie affinché un Sindacato sia effettivamente riconosciuto come rappresentativo a livello nazionale) avverrà al il 31 dicembre di quest’anno. Inoltre, l’autorità politica ha fornito mandato immediato al Direttore Generale del Personale Militare, di redigere un’apposita circolare per consentire alla dirigenza sindacale, di ogni livello, di godere della licenza straordinaria (in luogo dell’ordinaria) per le previste attività sindacali.
Siamo stati onorati, come AMUS – Aeronautica, di aver preso parte al dibattito come membri della “Rete Sindacale” composta dai più rappresentativi Sindacati dei Carabinieri, dell’Esercito e della Marina, i quali ci hanno concesso il grande privilegio di esporre alla platea una sintesi efficace dei numerosi temi in comune, concedendoci rispettivamente parte del proprio tempo messo a disposizione per l’evento.
Fra le varie tematiche affrontate, si è parlato delle attuali dinamiche salariali, a dir poco deludenti e che non sono state in grado di compensare gli aumenti del costo della vita per gli effetti inflattivi, nonché del superamento dell’evidente, ingiusto e non più sopportabile gap in campo previdenziale ed assistenziale. Tutto questo, aggravato dalla beffa che il personale militare ha subito nel passato decennio, in cui è avvenuto l’inusitato blocco salariale, con assenza della retribuzione dovuta per le legittime progressioni di carriera.
Il focus si è poi rivolto alla Legge 46/2022 ed ai prossimi Decreti attuativi della stessa, tesi a condurci alla piena agibilità sindacale nel Comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso Pubblico. Nello specifico la citata Legge, lungi dall’aver soddisfatto le esigenze sindacali del personale in uniforme e, per tale motivo, ci impegniamo sin da subito per fungere da stimolo in ambito legislativo, politico ed amministrativo, affinché la stessa venga perfezionata ed adeguata alle reali esigenze delle Associazioni Sindacali e del personale rappresentato.
Auspichiamo, inoltre, il concretarsi di norme, procedure e prassi, per instaurare buoni uffici di relazione sindacale, allo scopo di colmare il ritardo nella determinazione del peso specifico delle Associazioni, con conseguente mancato avvio della ripartizione dei distacchi e permessi. Quanto sopra, al fine di evitare che l’attività sindacale continui ad essere relegata a “missione” piuttosto che ad un servizio previsto e regolato da uno Stato democratico.
Si percepisce, in sintesi, un diffuso senso di “continuo rinvio”, fatto che talora investe anche l’attuazione pratica e di buon senso di precise disposizioni provenienti dal Gabinetto del Dicastero sul tema. Infatti, particolarmente grave l’assenza, eccezion fatta per taluni casi di assoluto rilievo in alcune Organizzazioni, di interlocuzione e momenti di incontro fra le principali Sigle Sindacali Militari (molte delle quali già formalmente riconosciute dal Dicastro Difesa) ed i rispettivi Vertici militari i quali, in maniera disarmonica, procedono senza una reale e fruttuosa interlocuzione con gli stessi.
Tutto ciò ha contribuito ad aggravare il già precario quadro di situazione complessivo, giungendo alla spiacevole conclusione che probabilmente il tema sindacale è considerato, in taluni ambienti, “fattore di disturbo” piuttosto che elemento innovativo, portatore di interessi e legittime aspettative di quel personale che ha giurato di difendere la propria Patria, finanche all’estremo sacrificio.
Pertanto, alla luce del quadro di situazione sopra esposto, AMUS – Aeronautica, come parte integrante della più rappresentativa “Rete Sindacale” militare, ha chiesto al Sig. Ministro della Difesa, “di adoperarsi sia in chiave amministrativa che in chiave di proposta legislativa di urgenza – con il primo veicolo normativo utile – affinché queste problematiche possano vedere una soluzione entro un tempo ragionevolmente breve”.
Guarda il videomessaggio dell’intervento del Segretario Generale di AMUS – Aeronautica. Clicca sul link: https://youtu.be/g7ZIRnPXWp4
Avanti tutta AMUS – Aeronautica!
Continuate a seguirci.